Mi accingo a scrivere queste poche righe di presentazione con la sensazione di levarmi un peso dalla coscienza: infatti il collega e amico Stefano Baldini, colui che ha voluto e reso possibile la creazione di questo bel sito della scuola, da tempo mi sollecita questa presentazione ed io da tempo trovo qualche valido motivo per rinviare l'impegno. Ma ora mi sento con le spalle al muro, il sito è funzionante da alcuni mesi, viene regolarmente aggiornato e la mia presentazione della scuola rimane quella foto, che mi ritrae a cavallo nel piazzale della scuola. Dicevo poc'anzi del peso sulla coscienza, un peso che man mano le dita corrono sulla nera tastiera del mio PC sento alleggerirsi: un altro compito sta per essere eseguito, i direttori devono dare il buon esempio!
Ma torniamo alla presentazione: come parlare in poche righe della sede di Tesserete? Dapprima mi sembra necessario ricordare che la Sme di Tesserete è una scuola obbligatoria come tante altre, che ospita oltre quattrocento allievi e cinquanta docenti. E, purtroppo o per fortuna, una scuola è una scuola, non una spiaggia o un locale hobby; a scuola si soffre, si lavora, si fatica, si prendono note, si conoscono compagni e docenti nuovi, si impara, talvolta si ride e si scherza, altre volte ci si trova ad affrontare problemi difficili: come nella vita di tutti i giorni. E' vero, a Tesserete la maggior parte dei ragazzi sostiene di sentirsi a suo agio, di vivere piacevolmente un quadriennio che nella vita di un quindicenne rappresenta più di un quarto di esistenza, ma qualcuno non riesce a star bene a scuola, ed è proprio di questi ragazzi che la scuola si preoccupa con maggiore intensità. Girovagando nel sito troverete il nostro Progetto Educativo, un punto di riferimento per ogni docente nel lavoro quotidiano coi ragazzi: riusciamo sempre a raggiungere gli obiettivi fissati nel progetto? Eh no, sarebbe troppo bello! Talvolta la scuola non riesce a caratterizzarsi come vorrebbe e questo è un peccato. Da parte mia ribadisco quanto mi è sempre stato a cuore: lavorare con i ragazzi è una sfida logorante e stancante, ma è anche un'opportunità unica per rimanere giovani e mantenere vivi i nostri ideali.